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Breve descrizione della risorsa
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Il PTC effettua la ricognizione della rete stradale secondo la seguente specifica classificazione tipologica e funzionale: - Le autostrade e le grandi direttrici di interesse nazionale, comprendenti la E35 – A1 Autosole, la E78 dei Due Mari, la E45 Bettolle – Perugia; - Le Direttrici statali primarie e di interesse regionale, comprendenti la SR 71 Umbro - Casentinese, la SR 69 del Valdarno, la SS 258 Marecchiese, la SR 70 della Consuma; - Le altre strade di interesse nazionale e/o regionale; - Le Strade di interesse provinciale e interprovinciale.
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Per la “Rete ciclabile di interesse sovralocale (regionale e provinciale)” di nuova previsione il il PTC individua appositi “corridoi di salvaguardia: -il completamento della “ciclovia dell’Arno”; -la progettazione, la promozione e la realizzazione della ciclovia turistica dei “Due Mari -itinerario cicloturistico denominato delle valli aretine” anche in forma complementare con il progetto di recupero e riqualificazione funzionale della ferrovia dismessa Arezzo – San Sepolcro; -il completamento della ciclovia “del Sole” che nel tratto aretino si qualifica come ciclovia “della Bonifica” e la realizzazione dei nodi e delle tratte di interconnessione con i precedenti itinerari; -il recupero e la riqualificazione funzionale della ferrovia dismessa Arezzo – San Sepolcro, quale itinerario ciclabile e “green way”, perseguendo il prioritario ripristino delle opere d’arte (ponti, gallerie, ecc.) e la rifunzionalizzazione degli edifici e dei manufatti di corredo per servizi e attrezzature complementari e di supporto alla fruizione.
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Il PTC, in forma complementare al PIT/PPR (articolo 8 della Disciplina del piano del PIT/PPR) e alla Parte II Capo II della presente disciplina (Patrimonio territoriale ed Invarianti Strutturali), concorre alla tutela dei caratteri ecosistemici del paesaggio che costituiscono la struttura biotica dei paesaggi toscani ed aretini e che definiscono nel loro insieme un ricco eco-mosaico, ove le matrici dominanti risultano prevalentemente forestali o agricole, cui si associano elevati livelli di biodiversità e importanti valori naturalistici e ambientali. A tal fine il PTC persegue l’obiettivo generale di elevamento della qualità ecosistemica del territorio, attraverso la costituzione di una efficiente Rete ecologica provinciale che, nel declinare e dettagliare i contenuti definiti a scala regionale, assicuri un’alta permeabilità ecologica del territorio nelle sue diverse articolazioni e l’equilibrio delle relazioni fra componenti naturali, seminaturali e antropiche dell'ecosistema.
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Aree di pertinenza dei centri antichi rappresentate nella loro configurazione storicamente consolidata, per la salvaguardia del valore paesaggistico degli stessi da realizzarsi tramite la rigorosa e prioritaria tutela dell’intorno territoriale contiguo.
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Il PTC effettua la ricognizione preliminare delle attrezzature, dei servizi, delle dotazioni, dei parchi e del verde attrezzato di livello comunale ed intercomunale, con valore esclusivamente conoscitivo, individuando altresì i seguenti “Servizi e le attrezzature di area vasta e/o competenza provinciale” ritenuti essenziali al perseguimento delle strategie di sviluppo territoriale provinciale e di area vasta.
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Costituisce l’organizzazione delle “Città e gli insediamenti” della Provincia di Arezzo, oltre alla città capoluogo provinciale, la rete policentrica delle città capoluogo di Comune, delle frazioni (centri) maggiori e degli aggregati minori (borghi e nuclei) che hanno assunto, a partire dal dopoguerra, connotati urbani e caratteri di micro-città, tramite le addizioni urbanistiche e edilizie realizzate, l'aumentato peso demografico e la dotazione dei servizi ed attrezzature essenziali o generali. Per le “Città e gli insediamenti” il PTC definisce l’obiettivo generale di assicurare la tutela e la valorizzazione degli insediamenti di impianto storico, la riqualificazione ambientale e funzionale degli insediamenti consolidati e di recente formazione, nonché degli insediamenti prevalentemente produttivi. A tal fine il PTC effettua, in forma coerente e complementare con similari elaborazioni del PIT/PPR, la ricognizione delle seguenti principali categorie morfotipologiche costitutive delle “Città e degli insediamenti”: -gli Insediamenti di impianto storico; -gli Insediamenti recenti a prevalente destinazione residenziale; -gli Insediamenti recenti a prevalente destinazione produttiva; -le Attrezzature, servizi, dotazioni, parchi e verde attrezzato.
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Costituisce l’organizzazione delle “Città e gli insediamenti” della Provincia di Arezzo, oltre alla città capoluogo provinciale, la rete policentrica delle città capoluogo di Comune, delle frazioni (centri) maggiori e degli aggregati minori (borghi e nuclei) che hanno assunto, a partire dal dopoguerra, connotati urbani e caratteri di micro-città, tramite le addizioni urbanistiche e edilizie realizzate, l'aumentato peso demografico e la dotazione dei servizi ed attrezzature essenziali o generali. Per le “Città e gli insediamenti” il PTC definisce l’obiettivo generale di assicurare la tutela e la valorizzazione degli insediamenti di impianto storico, la riqualificazione ambientale e funzionale degli insediamenti consolidati e di recente formazione, nonché degli insediamenti prevalentemente produttivi. A tal fine il PTC effettua, in forma coerente e complementare con similari elaborazioni del PIT/PPR, la ricognizione delle seguenti principali categorie morfotipologiche costitutive delle “Città e degli insediamenti”: -gli Insediamenti di impianto storico; -gli Insediamenti recenti a prevalente destinazione residenziale; -gli Insediamenti recenti a prevalente destinazione produttiva; -le Attrezzature, servizi, dotazioni, parchi e verde attrezzato.
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Gli aggregati costituiscono gli insediamenti storici maggiormente diffusi nel territorio provinciale, di cui rappresentano significative persistenze nel numero e nella qualificazione formale degli impianti originari. Il grado di complessità delle strutture insediative rappresentate dagli aggregati storici, così come la loro consistenza, è sempre contenuto mentre la matrice di impianto risulta più variabile anche in rapporto ai diversi ambiti territoriali che caratterizzano il territorio provinciale.
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Per le “Antiche percorrenze ed itinerari di interesse storico documentale”, i percorsi qualificabili quali “Rete escursionistica regionale” e le “Ippovie di interesse regionale e provinciale”, la provincia promuove accordi e intese interistituzionali e, più in generale, con le associazioni e le agenzie (comunque denominate) interessate all’utilizzazione e fruizione, finalizzate a promuoverne forme innovative di gestione e manutenzione.